lunedì 14 luglio 2008

"SIGNORE PERCHE'?"


"Signore perchè?" è il titolo di un articolo che mio fratello Francesco ha scritto sul periodico "Il Santo dei Voli", per raccontare in prima persona un'espereinza che gli ha cambiato la vita, l'ha messo a dura prova, l'ha legato ancora di più a Dio.


Così io ho voluto pubblicarlo per esteso sul mio blog:


"Quando mi è stato chiesto di narrare la mia sofferta esperienza, in primo luogo sono rimasto meravigliato di una simile richiesta e poi mi sono detto:"Qual è il senso di tale narrazione? Chi può leggerla? A chi può servire?". Ora che mi accingo a scriverla, capisco che narrandola narro me stesso, ossia l'emozionante avventura di un ragazzo che non ha voluto cedere agli eventi; quindi il mio vuol essere un incitamento a lottare, a non mollare, un inno al coraggio e, soprattutto, all'abbandono fiducioso in Dio.

A vent'anni, postulante dei Frati Minori Conventuali in Assisi, durante un pellegrinaggio a Montevergine, sono rimasto vittima di un grave incidente stradale, che mi ha lasciato dapprima immobilizzato su un letto e poi su una carrozzina. Alle sofferenze fisiche si sono aggiunte quelle morali, per la perdita di Janos (postulante con me in Assisi) e di mia nonna, e il ferimento grave di mia madre e di mio fratello.

Nei lunghi giorni e nelle lunghe notti trascorse in rianimazione, nei momenti di lucidità, spesso mi chiedevo: "Perchè? Signore, Perchè? Perchè, pur cercando di seguirti nella vita, mi è capitato questo? E Janos, che dall'Ungheria era venuto fino in Assisi per conformarsi a San Francesco? Perchè la nonna? E la sofferenza dei miei cari?".

Le tante risposte apprese durante gli anni della formazione religiosa erano messe alla prova, dovevano diventare vita o essere rigettate.

Man mano che le cure mediche e l'assistenza premurosa e affettuosa di tanti mi aiutavano a recuperare parte della mia salute, è iniziato un lento e faticoso cammino di riflessione, nella certezza che non ero solo. Tanti confratelli si sono alternati ad assistermi con i miei familiari, tant hanno pregato e pregano per me, molti sono venuti a trovarmi percorrendo lunghe distanze, persone che fino ad allora non conoscevo si sono messe al mio fianco per condividere il mio dolore, mentre i miei familiari quotidianamente non mancavano (con la presenza o, nell'impossibilità, anche solo col telefono) di attestarmi il loro affetto.

Mi sono così sentito sorretto da un circolo d'amore, primo segno tangibile della Provvidenza. Ho cercato rifugio nella preghiera, conforto nella Parola, consiglio dai tanti Frati, amici e familiari che mistavan accanto. Pian piano ho imparato a guardare con un occhio nuovo il volto dell'uomo dei dolori, familiare con il patire.

La certezza che il nostro Dio è amante della vita fino al punto di donarla per strapparci dal male, mi ha fatto tornare con la memoria a un celebre passo di S.Paolo, quello stesso che tante volte cantiamo durante le professioni religiose: "Chi ci separerà dall'amore di Cristo? La spada, la nudità, la tribolazione...". E' stato così che ho voluto ridire il mio "Sì" a Dio, perchè la Fede non sia solo il complemento di una vita senza difficoltà o la consolazione di una terribile disgrazia, ma sia un amore profondo e fedele, capace di ridare vita e speranza a ciò che sembrava essere solo dolore e mancanza di senso.

Pur essendo spesso io bisognoso di tutto, ho scoperto di avere anch'io tanto da dare agli altri. Se la malattia ti porta spesso a dover chiedere, a prendere, a esigere dagli altri, è invece dando che si riceve, amando che si è amati." FRANCESCO CARLUCCI


2 commenti:

Anonimo ha detto...

La particolarità di questi piccoli miracoli è che sono tali solo per chi li ha ricevuti.
Gli estranei o le persone non credenti ritengono invece che siano dei fenomeni occasionali.
Succedono a tutti o solo a chi è in grado di percepirli?
Cosa bisogna fare o essere per meritarsi una guarigione miracolosa?
Cerca di approfondire la questione e ricordare le tue relazioni con gli altri (ama il prossimo tuo come te stesso..) nei giorni precedenti al fatto.
Secondo il mio parere l'energia della guarigione arriva attraverso l'amore degli altri.
ciao
Orfeo

PS Ho inserito il tuo link nel mio post

Unknown ha detto...

Ciao sono felicissimo tu mi abbia risposto e soprattuto che abbia preso in considerazione il mio blog. Anch'io metterò il tuo blog tra i miei preferiti. Ciao. Pino Carlucci.